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Katharina Kubrick Hobbs
(1953)

La maggiore delle figlie di Kubrick, nata dal precedente matrimonio di Christiane con Werner Bruhns. E' stata sposata con Philip Hobbs (film location manager degli ultimi film di Kubrick) da cui ha avuto tre figli. Come la madre è pittrice e alcuni dei suoi quadri sono visibili in Eyes Wide Shut, dove appare anche come una delle pazienti del Dr. Harford (Tom Cruise). Le seguenti dichiarazioni sono una raccolta delle risposte che Katharina ha scritto sul newsgroup alt.movies.kubrick.

 
La figlia di Kubrick risponde ai fan
di Katharina Kubrick Hobbs

Quale dei film di Kubrick è il tuo preferito e quale era il preferito di tuo padre, se ha mai espresso una tale preferenza?
Non saprei. Non ha mai detto quali dei suoi film erano i suoi preferiti. Credo che gli piacessero tutti quanti per diverse ragioni e che non gli piacessero per altre. Io dipingo. Alcuni dei miei dipinti sono molto belli (IMHO), ma sono al contempo cosciente che sarebbero potuti essere migliori. Lui era un artista e l'autocritica è parte del mestiere. Ma devi anche credere che quello che stai facendo sia buono, altrimenti smetteresti. No?

alt.movies.kubrick, 25 Agosto 1999

Una volta gli chiesi quale dei suoi film fosse il suo preferito, al che lui rispose "Quale è il tuo dipinto preferito?" Si deve sempre amare il progetto su cui si sta lavorando, altrimenti sarebbe troppo dura arrivare in fondo. Fare un film è un affare così lungo e complesso che devi assolutamente essere sicuro. So quali film non gli piacevano, Spartacus per esempio. Non era *suo* per dir così, perché fu ostacolato nel fare quello che voleva. Tuttavia è comunque un gran bel film, IMHO.

alt.movies.kubrick, 2 Aprile 2000

Quali altri registi apprezzava?
Ovviamente anche tutti gli altri "grandi" registi che i partecipanti di questo gruppo certo conoscono erano apprezzati da Stanley. Li guardava tutti. Anche i brutti film avevano bei momenti, o inquadrature interessanti. Ma pare che ci sia uno strano desiderio nelle persone di fare delle liste. I migliori, i peggiori, i più grandi, i più noiosi, ecc. Così, per la gioia degli archivisti, mi ricordo che gli sono piaciuti:
Closely Observed Trains (Jiri Menzel, 1966)
Un lupo mannaro americano a Londra (John Landis, 1981)
The Fireman's Ball (Milos Forman, 1967)
Metropolis (Fritz Lang , 1926)
Spirit of the Beehive (Victor Erice, 1973)
White Men Can't Jump (Ron Shelton, 1992)
La Bella e la Bestia (Jean Cocteau,1946)
Il Padrino (Francis Ford Coppola, 1972)
Non aprite quella porta (Tobe Hooper, 1974)
Quel pomeriggio di un giorno da cani (Sidney Lumet , 1975)
Qualcuno volò sul nido del cuculo (Milos Forman, 1975)
Quarto potere (Orson Welles, 1941)
Abigail's Party (Mike Leigh, 1979)
Il silenzio degli innocenti (Jonathan Demme , 1991)
e poi so che detestava Il mago di Oz. Ha Ha! Adesso non iniziate ad analizzare a morte questa lista, che mi sono ricordata a malapena. Gli piacevano i film in genere.

alt.movies.kubrick, 23 Settembre 1999

Che libri gli piacevano?
Um, non saprei, ma a giudicare dalla massa di libri che c'erano a casa sua direi che leggeva assolutamente tutto. Mi spiace se non sono più specifica. Quando ho letto la tua domanda su cosa leggeva, la mia reazione immediata è stata, sta scherzando? Comunque, per non essere ingiusta, dico: guerra, storia, film, fantascienza, scienza, arte, fotografia, romanzi, biografie, thriller, gossip, spionaggio, dizionari di ogni lingua, politica, storia naturale, uccelli, cani, gatti, senza menzionare ogni pubblicazione periodica che conosco, ecc. ecc. ecc.

alt.movies.kubrick, 29 Ottobre 1999

Cosa pensava suo padre della sua vocazione artistica?
Gli piacevano i miei dipinti. Una volta trovai un libro su un'artista che mi era sconosciuta a quell'epoca. Lo aprii, e con mia delizia e anche puro orrore, scoprii che questa artista aveva dipinto tutte le immagini che avrei voluto dipingere io. Era un libro americano, così chiesi a papà (dopo essere andata in brodo di giuggiole per questa pittrice) se poteva procurmene una copia. Alcune settimane dopo, mi dette il libro e quando lo aprii ci trovai una nota scritta all'interno. "Cara K. il tuo lavoro è molto migliore e di gran lunga più interessante. Con amore, papà." Era fatto così, molto incoraggiante e completamente fiducioso in tutti gli aspetti più importanti delle nostre vite. Era uno che si preoccupava moltissimo e quindi quando ero adolescente è stato un vero rompiscatole. Ma anche mio figlio pensa che io sia una rompiscatole incredibile!!

alt.movies.kubrick, 2 Aprile 2000

Suo padre soffriva di una qualche fobia sociale?
Assolutamente no. Era una persona molto riservata che lavorava molto duramente. E questo è tutto. Nessun elmetto per guidare le macchine, nessuna fobia nel condividere qualcosa. Gli piacevano moltissimo le feste che facevamo a casa nostra o a cui partecipavamo a casa dei nostri amici.

alt.movies.kubrick, 10 Aprile 2000

Suo padre credeva in Dio o era un ateo? Era religioso?
Hmm, domanda difficile. Credo che lui credesse in *qualcosa*, se capisci cosa voglio dire. In verità era un po' fatalista, ma era anche molto superstizioso. Non so dire di preciso in cosa credesse, lui stesso avrebbe probabilmente detto che nessuno può saperlo con certezza e che anzi, sarebbe una cosa piuttosto arrogante assumere che qualcuno può farlo. Gli chiesi una volta, dopo l'uscita di Shining, se credeva nei fantasmi. Mi rispose che sarebbe bello se i fantasmi esistessero perché ciò avrebbe implicato che esiste qualcosa dopo la morte. Infatti, mi pare avesse detto "Gesù, ci spero!". Per dirne una, continuo a sperare di vederlo camminare nella stanza che è diventata la mia cucina, una di queste sere. Era la stanza con L'Avid e di solito lui lavorava la notte. Non ha avuto una funzione religiosa per il funerale. Non è sepolto in terreno consacrato. Comunque celebravamo sempre il Natale con enormi alberi.

alt.movies.kubrick, 14 Luglio 2000

Come è stato avere Stanley Kubrick come padre?
E' stato grande. Il suo talento straordinario, e la sua vita, hanno fatto sì che noi avessimo un'infanzia straordinaria. Conoscevamo persone di talento e viaggiavamo molto, e facevamo esperienze che non tutti sono così fortunati da avere. Il rovescio della medaglia era di avere a che fare con persone che dicevano o scrivevano cose spiacevoli su di lui o i suoi film, di tanto in tanto.

Tuo padre ha mai girato cortometraggi tra un film e l'altro?
No, mai. Passava il suo tempo facendo ricerche e leggendo materiale sul film che stava preparando.

alt.movies.kubrick, 14 Aprile 2000

Suo padre iniziò a lavorare come fotografo. Ha continuato a scattare fotografie in seguito? Che macchine preferiva? E quali artisti?
Oh sì, ha continuato a fare fotografie, sempre. Gli piacevano tutte le macchine fotografiche. Aveva una enorme collezione, dalle splendide macchine in legno e ottone agli ultimi aggeggi digitali. Usava per la maggior parte delle volte una Nikon o una Leica, è ovvio, giorno dopo giorno, ma aveva anche una Minolta, una Hasselblad, una Rolleiflex, una Minox, e anche una Contax. Credo che le lenti Zeiss fossero le sue preferite. Era anche un bravissimo insegnante. Poteva spiegare tutti gli aspetti tecnici della fotografia e anche il divertimento che c'è nel fare foto. Raccontava che era solito mettere del nastro nero sulle parti metalliche delle sue macchine fotografiche quando non voleva essere notato mentre scattava foto di nascosto, per esempio nella metropolitana. Era ovviamente un grande fan di C. Bresson. Ma anche di Helmut Lang e molti altri.

alt.movies.kubrick, 25 Ottobre 1999

Quale era l'atteggiamento di suo padre verso i suoi collaboratori alle sceneggiature? Richard Fitzgerald ha scritto... Suo padre ha mai incontrato Bob Shaw, lo scrittore di fantascienza assoldato dopo Brian Aldiss per lavorare ad A.I.? Lo chiedo perché l'ho incontrato personalmente all'inizio degli anni '90 e mi sembrò piuttosto traumatizzato dall'esperienza di aver lavorato con Kubrick. Devo puntualizzare che non disse nulla di dispregiativo, - solo che sembrava... sopraffatto dall'esperienza di aver lavorato con lui. Da quello che disse, mi sono fatto l'idea che lui semplicemente non capiva cosa suo padre volesse, e continuava a sviluppare ipotesi dopo ipotesi, ma quando veniva a trovarlo a casa vostra, nemmeno una delle sue idee pareva funzionare. Credo che questo sia molto frustrante, come minimo! Sono nel giusto se dico che egli venne all'attenzione di suo padre per via di una piccola novella che scrisse, che è molto simile a Super Toys?
Risponderò a questa domanda solo perché molte persone hanno dichiarato di essere rimaste traumatizzate dal lavoro con Stanley. Non ho mai incontrato Bob Shaw. Posso solo immaginare che per papà si trattava di cercare di cucinare il pasto perfetto. Sapeva cosa voleva gustare, aveva preso tutti i migliori ingredienti, aveva programmato tutto con cura, aveva invitato tutti i migliori ospiti per cena, ma poi si era accorto che gli mancava una spezia essenziale alla buona riuscita del piatto. Così andò da tutti i supermercati o nei negozi di prelibatezze, per cercare quell'esclusivo ingrediente. Per quello che so, gli scrittori non gli davano il gusto che lui voleva (tanto per continuare nella metafora). Ma gli piacque sul serio fare la spesa, trovare gusti alternativi e non solo quello "perfetto". Per Eyes Wide Shut, trovò, o lo credette, la spezia perfetta con Raphael, senza rendersi conto del retrogusto amaro che il suo invitato avrebbe reso con la pubblicazione del suo libro. Mi scuso per il mio modo prosaico e poco chiaro di rispondere alla questione, ma è il mio modo di raccontare le cose a cui ho assistito. Potrei anche spiegarle da un punto di vista da pittore, ma spero che abbiate capito quello che intendevo dire.

alt.movies.kubrick, 12 Aprile 2000

Suo padre ruppe i contatti con Arthur C. Clarke? Sono interessato a sapere se SK restò in contatto con Sir Arthur dopo la loro collaborazione per 2001. Se in effetti hanno continuato a mandarsi messaggi, mi chiedevo se avevano pianificato di fare qualcos'altro insieme, e nel caso, se Clarke era stato in qualche modo coinvolto con A.I.
Stuart Mitchell ha risposto: "E' abbastanza conosciuto che Clarke e Kubrick restarono in contatto in modo regolare fino alla morte di Kubrick - Clarke lo ha menzionato molte volte. In accordo con quanto detto da Frederic Raphael, le comunicazioni di Clarke non erano sempre gradite: egli ha "citato" Kubrick con queste parole "Continua a mandarmi tutti questi fax. Praticamente ogni giorno ricevo una valanga di cazzate da parte sua." Comunque, quando Clarke apparve su This Is Your Life circa cinque anni fa, Kubrick gli mandò un messaggio molto affezionato. Per quanto riguarda A.I., verso il 1989 Kubrick avrebbe chiesto a Clarke se gli sarebbe piaciuto di lavorare di nuovo con lui ad un film (che quasi certamente era A.I.), ma Clarke rifiutò, dicendo che non se la sentiva."

Stuart, beh, ecco Freddie e le sue frecce avvelenate. NON E' VERO! dice Christiane Kubrick. Stanley rispettava moltissimo Arthur e le sue idee. ERANO sul serio vecchi amici! Venne a casa nostra circa 3 o 4 anni fa per cenare con noi. Arrivò anche dallo Sri Lanka apposta per la premiere della nuova e restaurata copia di 2001 al National Film Theatre di Londra. Il film è stato ripulito e i suoi colori sono stati corretti; anche il suono è stato depurato coi sistemi Dolby. Tutto nuovo e splendente. Il risultato? Colori puliti e brillanti, una stampa senza difetti, un suono sbalorditivo: quando è silenzio, è SILENZIO totalmente. Ci sono voluti 5 anni a farlo e SK ha supervisionato i lavori. Adesso appartiene all'NFT.

alt.movies.kubrick, 29 Ottobre 1999
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick

Katharina Kubrick Hobbs
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