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Kirk Douglas
(1916)

Uno dei più influenti attori dei tempi d'oro di Hollywood, anche produttore di molti dei film in cui ha recitato. Accettò di interpretare Orizzonti di Gloria perché voleva imbarcarsi in qualche progetto di giovani talentuosi. Quando, producendo e interpretando Spartacus, ebbe delle divergenze col regista Anthony Mann, chiamò Kubrick per rimpiazzarlo. Anche Douglas ha vissuto in modo ambivalente il suo rapporto con Kubrick, con il solito mix di irritazione e ammirazione.

 
Ho lanciato io Stanley Kubrick
 

Premiato con il Life Achievement Award dal sindacato degli attori statunitensi, Kirk Douglas racconta la sua storia con Kubrick.

"Sono stato io a scegliere il giovane Stanley Kubrick, per Orizzonti di gloria, da me prodotto. Avevo visto Rapina a mano armata e mi aveva affascinato lo stile di riprese e mi aveva conquistato il montaggio. Nel 1957 mi battei come un leone per averlo come regista. Mi ha insegnato una regola base del mio lavoro: essere fotogenici come attore non ha alcun significato se sullo schermo vuoi apparire, prima di un uomo vero, un divo con un bel sorriso.
Con Stanley ricominciai tutto da capo. Avevo recitato con Billy Wilder, William Wyler, Michael Curtiz, ma è stato Stanley quello che seppe trasformarmi in un vero attore. Tutta la mia carriera è stata profondamente segnata dall'incontro, a volte scontro, con Kubrick. La qualità inconfondibile e la forza di Kubrick avevano un segreto: era un uomo che inseguiva i suoi sogni e pensieri, sempre."

I figli di Kirk Douglas - Michael, Joel, Peter ed Eric - sono con lui, pregano di parlare pochi minuti "della notizia che per nostro padre è un grande dolore perché gli dà il senso del tempo che passa." Dice Joel: "I ricordi di Kubrick, i copioni di Orizzonti di gloria e Spartacus, ancora con tutte le notazioni a margine del regista, hanno un posto d'onore sulla sua scrivania. Mio padre ha sempre detto: 'Solo un uomo ha un carattere più complicato e perfezionista del mio, Kubrick.' Ho letto e riletto le note di Kubrick, a margine delle pagine dei copioni. Ne ricordo una: 'Non aver paura di mettere la tua passione, anche quella più nascosta, in queste battute.'

Prosegue Kirk: "Non mi resta che rendere a Stanley, dopo tanti dissidi e riappacificazioni, i gradi del mio colonnello Dax nel film sulla Prima Guerra Mondiale e contro la guerra, che resta nella storia e che certo è servito anche a Spielberg per il suo lavoro. Abbiamo molto discusso con Kubrick, allora, ma non esitai a richiamarlo per Spartacus, dopo aver scelto un altro regista che mi deluse, per il film che produssi ancora io con la mia società. Kubrick non voleva fare il film all'inizio e non voleva come sceneggiatore Dalton Trumbo, che era stato nelle liste nere stilate da McCarthy ed era ancora in disgrazia, ma quella volta vinsi il suo carattere e suggellai un grande e fertile scontro di titani."

Aggiungono i figli di Douglas: "Nella sua biografia, The Ragman's Son, e in un altro libro di ricordi papà ha dedicato decine di pagine a Kubrick e tante volte ci ha detto: 'Ha fatto di me un uomo e un attore d'onore richiedendomi concentrazione e disciplina. Le stesse cose che mio padre mi aveva chiesto.' Quando papà scopriva che a volte riguardavamo suoi film come Il bruto e la bella o Ventimila leghe sotto i mari, si arrabbiava e diceva: 'Dovete vedere Orizzonti di gloria: è il mio fiore all'occhiello.' C'era una cosa che univa papà a Kubrick: il fatto di portare avanti le proprie convinzioni come una bandiera, anche contro chi aveva opinioni diverse.

Conclude Douglas: "Aspettavo il suo ultimo film e, conoscendo il suo perfezionismo, so che sarà difficilissimo per chiunque altro toccarlo."

Corriere della Sera, 8 Marzo 1999

Kirk Douglas
 
Lanciai Kubrick
 

Al Festival di Berlino Douglas ricorda il regista.

Avevo visto Rapina a mano armata e chiesi a Kubrick cosa avesse in mente. Mi presentò l'idea di Orizzonti di gloria, l'accettai, convinsi gli studios a mantenere la sceneggiatura originale che avrebbe irritato i francesi e pochi anni dopo lo richiamai a dirigere Spartacus. Quello fu un momento particolare della mia carriera. Avevo un po' di potere e l'usai per riportare alla luce Dulton Trumbo che da anni, a causa del maccartismo, non poteva firmare. Del resto sono orgoglioso di essere stato sulla lista nera.

La Nazione, 16 Febbraio 2001

Kirk Douglas
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