Quando arrivai all'Hotel Vierjahrzeiten di Monaco, fui ricevuto da Stanley che mi diede una sceneggiatura da riscrivere pagina per pagina. Aveva rimaneggiato il copione con Jim Thompson: era una catastrofe... i dialoghi erano atroci... fino al lieto fine, quando il generale con gran stridore di freni arriva in auto davanti al plotone di esecuzione per trasformare la condanna a morte in trenta giorni di carcere militare. Come se non bastasse, il mio personaggio, il collonnello Dax, se ne andava a brindare col generale Rosseau, col quale si era scontrato per tutto il film.

Chiamai Stanley e Harris nella mia stanza. "Lo hai scritto tu questo copione, Stanley?" "Sì", mi rispose lui calmissimo come al solito, senza alzare la voce né lasciar trasparire alcuna emozione. Si limitava a guardarmi con i suoi grandi occhi. "Perché lo hai fatto, Stanley?" e lui, tranquillamente, "Per renderlo più commerciale. Ho bisogno di soldi."

Gli dissi tutti gli insulti che mi vennero in mente. "Mi hai fatto vedere una sceneggiatura scritta da altri. Era tratta da un libro. Mi era piaciuta. Ti dissi che non sarebbe stato un successo commerciale, ma decidemmo di fare il film. Abbiamo raccolto i soldi e ora mi presenti questa merda. Torniamo alla sceneggiatura originale o non se ne fa niente." Stanley non si scompose minimamente e tornammo al progetto iniziale.

Credo che questo film sia un classico, uno dei più importanti - il più importante - che abbia mai girato Kubrick.