Eyes Wide Shut
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Intervista esclusiva a Phil Davies
L'attore che interpreta il pedinatore di Tom Cruise svela particolari inediti su Eyes Wide Shut

Phil DaviesPhil Davies ha iniziato la sua carriera d'attore interpretando un Mangalore nel film di Luc Besson Il Quinto Elemento. Tra le altre pellicole da lui interpretate ci sono Il Santo, con il ruolo di un mafioso russo, e Star Wars Episode I: La Minaccia Fantasma di George Lucas, nelle vesti di un cavaliere Jedi.

In Eyes Wide Shut interpreta il pedinatore che segue Bill Harford (Tom Cruise) nelle sue peregrinazioni notturne, assoldato da Victor Ziegler (Sydney Pollack).

In questa intervista in esclusiva per ArchivioKubrick, Phil racconta la sua esperienza sul set di Eyes Wide Shut, il suo rapporto con Kubrick e svela alcuni aneddoti su altre sue scene con Tom Cruise non inserite nel montaggio definitivo del film.

 
Il pedinatore di Stanley Kubrick
di Filippo Ulivieri

Per quanto tempo è stato presente sul set?
Difficile credere che io abbia avuto un contratto di sei mesi per Eyes Wide Shut. Sei freddi e lunghi mesi, ma tutto questo perde sul serio di importanza quando passi quel tempo in un film di Kubrick. La maggior parte delle riprese per le mie scene sono state girate nel retro dei Pinewood Studios. Una reincarnazione del Greenwich Village a New York, dal pane nel negozio di fronte, le bottiglie di whiskey in quello di liquori, fino alle stoviglie del pub.

Come si è svolto il suo apporto al film?
Abbiamo fatto molte prove, e a quel tempo era più una questione di sopportare il freddo che di recitazione. Ma questa è la strada su cui Kubrick conduce tutti quanti. Un misto di spingere le persone al loro limite e di non sapere bene che cosa vuole. Niente di sbagliato in questo, una storia si sta svelando e se qualcuno la vive e la respira, è merito di Stanley. Io sono un giocatore di piccolo calibro in questo tragico ultimo ricordo di un maestro all'opera. Tuttavia sono quasi sempre stato presente sul set anche se probabilmente ho girato scene per un paio di mesi sui sei totali. Per lo meno non sono finito sul pavimento della sala di montaggio! C'erano un sacco di cameo come il mio che sono stati lasciati da parte. Un credit nei titoli di coda ha la sua importanza e io non posso certo ridere di questo.

Come è stata girata la scena del pedinamento?
La scena in cui Tom Cruise si avvicina all'edicola, compra un giornale (dall'autista di Stanley nella parte del venditore di giornali) poi alza lo sguardo e mi vede, era diversa nel copione iniziale. L'abbiamo girata con me che attraversavo la strada, mi fermavo sotto il lampione per girare poi verso Tom mentre stava fermo vicino al taxi che era in attesa accanto al marciapiede. Nervoso e spaventato, Tom restava immobilizzato e io all'improvviso cambiavo direzione, avvicinandolo con fare minaccioso, poi mi infilavo alla svelta nel taxi che partiva via. Non è stata usata perché si pensava che se il personaggio di Tom fosse stato così tanto spaventato sarebbe saltato all'istante dentro il taxi. Penso che per Stanley non sembrasse realistico, così l'abbiamo girata con me che uscivo di scena camminando lungo il lato dell'edificio. La ragione non ufficiale della nuova versione era che io sembravo troppo minaccioso e questo sbilanciava l'equilibrio di quello che Tom aveva in mente. Teoria buona per il mio ego, ma probabilmente falsa.

Kubrick ha girato altre scene con lei che non sono state montate nel film?
Sì, c'erano anche un sacco di sequenze di pedinamento girate nel set che non sono poi state usate per chissà quale ragione. I critici hanno detto che alcune scene verso la fine del film (incluso il pedinatore) avrebbero potuto essere tagliate perché non aggiungono nulla al prodotto finale. Ovviamente non ho nessun problema riguardo a questo, eccetto che il pedinatore era un ruolo che rappresentava le paranoie di Tom (per come l'ho percepito io) ed era importante nell'alzare la tensione che lui si portava dietro nelle scene emotive che poi avrebbe girato. Certo, è tutto lasciato all'interpretazione perché Stanley non è qui a dircelo. La cosa divertente è che, se anche lui fosse qui, non lo sparemmo lo stesso. Fa parte dell'enigma Kubrick come regista. Si era anche parlato ad un certo punto di far entrare in contatto il pedinatore con Tom in qualche modo. Un breve incontro, forse un'arma mostrata discretamente come minaccia conclusiva. Devono esserci miglia di materiale custodite da qualche parte. Semplicemente ci sono così tanti modi di pedinare qualcuno!

Cosa ricorda della sua esperienza come attore in Eyes Wide Shut?
Sono i piccoli particolari che ti fanno sorridere. Quando stavi in piedi per quattro ore aspettando di girare, senza sentire più i propri piedi e con la testa congelata, qualsiasi cosa sembrava buffa. Stanley che freneticamente era alla ricerca di informazioni metereologiche dell'ultimo minuto notte dopo notte. Se avesse potuto bisbigliare nelle orecchie di Thor [un dio della tradizione barbarica, responsabile degli eventi atmosferici, NdT] lo avrebbe fatto. La troupe e gli attori che ridacchiavano stanchi e isterici quando Stanley si infuriava se il set non era stato decorato in tempo, o se le macchine da presa non erano pronte (i tecnici, ad ogni modo, erano maledettamente abili). Stanley comunque non restava arrabbiato a lungo. E' difficile per me essere espansivo riguardo quello che ho fatto perché è una piccola cosa nel mondo del cinema ma per lo meno ho conosciuto Stanley, ho riso con lui, ci ho parlato e sono stato parte della sua visione.

Quali sono state le indicazioni che le ha dato Stanley Kubrick per interpretare il suo ruolo?
Per qualche ragione sembrava che sapesse cosa avrebbe ricavato dalle persone. Kubrick dà molta importanza alla semplice presenza sullo schermo. L'aura di un personaggio si emana dalla celluloide. So che Shelley Winters ad un certo punto urlò "Cosa vuoi da me?" Beh, quando arrivi a questo, lui sa cosa vuole. Così mi ha dato solo due indicazioni di regia a voce. Allunga il tuo passo quando cammini e fai in modo che Tom senta i tuoi occhi ardenti contro di lui. Il resto è stato semplicemente creare il personaggio dentro di me per adattarlo al copione, perché Stanely avrebbe girato finché non avesse ottenuto l'energia che voleva.

Il suo personaggio, secondo quanto afferma Sydney Pollack nel dialogo finale tra Victor Ziegler e Bill Harford, era stato assunto per controllare quest'ultimo nelle sue peregrinazioni notturne. Kubrick le ha illustrato meglio il ruolo del pedinatore all'interno della rete di mistero che coinvolge il personaggio di Tom Cruise dopo la notte della festa in maschera?
Non ho lavorato sul set con Sydney Pollack e ho solo sentito dire che il suo personaggio veniva formulato e plasmato mentre Stanley girava quelle scene. Forse Stanley voleva mantenerlo spontaneo? Tuttavia ho visitato il set una volta. Sono stato portato là di notte in modo da esserci poco dopo mezzanotte (erano riprese notturne). Mi hanno accompagnato in giro per il set e mi hanno mostrato le fantastiche maschere in attesa di essere usate. Nel momento in cui mi sono seduto accanto a Stanley, qualunque idea avesse avuto sul pedinatore coinvolto in alcune delle scene con le maschere (fuori da ogni dubbio) era stata dimenticata. Mi sono buttato su una cena alle 2 di notte, cambiato di abito, ho fatto la mia valigia e sono tornato a Londra.

Intervista esclusiva per ArchivioKubrick, Ottobre 2001
Phil Davies
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