Shining
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Making The Shining
Il documentario sulla lavorazione di Shining girato dalla figlia di Kubrick

Vivian Kubrick, terzogenita del regista, ha girato un backstage della lavorazione di Shining per la rete televisiva britannica BBC. Il making of documenta la vita sul set, con discussioni di Kubrick con gli attori per la giusta interpretazione delle battute dei personaggi, letture ripetute dello script, visite di celebrità e parenti, prove trucco e costumi, interviste agli attori principali.

Clip dal documentario
Kubrick e Nicholson (878 KB real)
Clip audio
Kubrick dirige gli attori (167 KB wav)
Kubrick e Shelley Duvall (100 KB wav)

Distribuzione Warner Home Video
Origine Gran Bretagna / USA
Durata 35'

Directed by
Vivian Kubrick

Cast (in credits order)
Jack Nicholson .... Himself
Stanley Kubrick .... Himself
Danny Lloyd .... Himself
Scatman Crothers .... Himself
Shelley Duvall .... Herself
Gert Kubrick .... Stanley Kubrick's Mother
Brian W. Cook .... Himself

Rest of cast listed alphabetically
Garrett Brown .... Himself
Christiane Kubrick .... Herself
Vivian Kubrick .... Herself (voice)
James Mason .... Himself
Leon Vitali .... Himself

Original Music by
Wendy Carlos (uncredited)

Non-Original Music by
Krzysztof Penderecki (uncredited)

Cinematography by
Vivian Kubrick (uncredited)

Film Editing by
Vivian Kubrick

Other crew
Gordon Stainforth .... assistant editor

Production Companies
Eagle Film SS

Il documentario, trasmesso raramente in televisione (in Italia all'interno di Fuori Orario su RAI3), è attualmente incluso nelle VHS e nel DVD di Shining della Stanley Kubrick Collection. Nella versione DVD il documentario ha anche la traccia audio opzionale con il commento di Vivian.

Nel documentario Stanley Kubrick: a Life in Pictures sono presenti ulteriori scene girate da Vivian non inserite nel montaggio finale di Making The Shining.

Gordon Stainforth, assistente montatore in Shining e montatore di questo documentario, frequenta occasionalmente il newsgroup alt.movies.kubrick, rispondendo ad alcune domande lasciate dai partecipanti. Di seguito, una raccolta di alcuni suoi interventi in merito al Making The Shining.

 
Il documentario di Vivian
di Gordon Stainforth

Se lei è entrato a far parte della produzione alla fine delle riprese, chi sincronizzava i giornalieri prima di lei? E' noto che il montaggio del film non cominciò che dopo aver concluso tutte le riprese principali, ma c'era forse un assistente al montaggio che aveva questo compito?
Giusto, è bene chiarire questo fatto. Non ebbi nulla a che fare con Shining durante le riprese del film. La prima assistente al montaggio, Gill Smith, fece il lavoro di sincronizzazione dei giornalieri. Io fui assunto come assistente al montaggio / montatore sul documentario in 16mm di Vivian un mese dopo che le riprese di Shining furono terminate, nel maggio del 1979. Il lavoro di sincronizzazione del girato di Vivian portò via un mese, vista la grande quantità di pellicola e l'assenza di etichette. Poco dopo questo lavoro, ci trasferimmo tutti nelle sale di montaggio a Childwickbury - una bella notizia per me, dato che, a differenza di quando stavo a Elstree, adesso ero nello stesso edificio dove veniva montato Shining!

Vivian ci mise quasi un mese per rivedere tutto il girato e scegliere le scene che le piacevano di più. In questa fase del lavoro non le occorrevano i miei suggerimenti così io avevo ben poco da fare se non chiedere a Ray Lovejoy se c'era la possibilità di lavorare su Shining. C'era sempre un sacco di lavoro da fare, specialmente archiviare, mettere etichette alle scatole e preparare i rulli sincronizzati in modo che Stanley li potesse vedere sullo Steenbeck.

La notizia migliore per me fu che Vivian sembrava completamente sovrastata col suo documentario. Aveva troppo girato da rivedere e non voleva montare nessuna scena finché non si fosse sentita estremamente familiare con tutte le riprese che aveva fatto. Mi sembra che in questa fase montammo solo un paio di piccole scene. Ma col passare dell'estate, il mio impegno sul film principale aumentò a poco a poco fino a occuparmi l'intera giornata e a me piaceva moltissimo - alla fine verso ottobre ero in effetti il terzo aiuto montatore (essendo Adam Unger e Steve Pickard gli altri due e con Tim Smith - il fratello di Gill - che faceva l'apprendista numerando il girato, stampando il numero su ogni fotogramma o sequenza). A essere onesto avevo il terrore di essere richiamato da Vivian per il suo documentario perché ero così su di giri a lavorare sul mio primo film.

Penso che a questo punto fu Stanley a dire a Vivian di NON montare niente del suo documentario finché Shining non fosse stato completato, perché il documentario sarebbe stato parte della campagna promozionale del film e avrebbe contenuto diversi estratti dalle scene.

Da questo momento fino a Natale, il lavoro su Shining divenne sempre più intenso e Ray sempre più esausto. Poi, subito dopo Natale, fu ricoverato in ospedale con la setticemia. Per una settimana Gill continuò il lavoro di montatore. Poi (la fortuna mi sorrise) lei dovette andare ad un matrimonio di un parente così si prese il fine settimana libero. Quel weekend lavorai con Stanley e il lunedì successivo mi fu detto che avrei finito di montare il film con lui! Anche se comunque restò tutto un lavoro di squadra: Gill e io in effetti eravamo entrambi primi assistenti al montaggio. Ray supervisionava l'intero processo - col braccio fasciato - preoccupandosi degli aspetti tecnici dei laboratori, ecc. Gill si occupava dell'archiviazione delle scene con Adam e Tim. Era una specie di catena di montaggio. Io arrivavo in sala dopo pranzo e iniziavo a lavorare sotto le indicazioni di Gill e Ray fino a che non arrivava Stanley. Il che accadeva di solito subito dopo pranzo - anche se spesso Stanley scompariva subito per diverse ore nel suo ufficio perché aveva un enorme mole di lavoro da sbrigare con Jan - il produttore - e quelli della Warner. Di solito Stanley iniziava a montare verso le 4 o le 5 del pomeriggio. Tutti quanti poi lasciavano la sala verso le 6 a meno che non ci fosse stato qualcosa di veramente urgente da finire.

Stanley e io quindi lavoravamo insieme al film di solito fino mezzanotte e qualche volta anche più tardi - fino alle 1 o 2 del mattino! - ma sempre rispettando la pausa cena delle ore 9. Non appena finimmo di montare il film nell'aprile del 1980, Stanley mi chiese di occuparmi del montaggio del suono. Poi ci spostammo tutti di nuovo a Elstree per il doppiaggio.

In seguito, quando il film fu pronto, il trailer montato, ecc. io tornai al lavoro con Vivian sul suo documentario, che era rimasto in letargo per circa un anno! Anche questa fu un'impresa epica e ci occupò fino a metà ottobre, ossia la stessa settimana che Shining fu distribuito nelle sale inglesi. In effetti lavorammo come matti per far sì che il documentario fosse pronto per la trasmissione sulla BBC Television.

alt.movies.kubrick, 24 Gennaio 2003

Making the Shining dura mezz'ora perché questa era la durata standard dei documentari della serie BBC Arena, in cui il backstage doveva essere trasmesso. Il montaggio finale di Vivian funzionava molto bene, ma sfortunatamente Stanley non ne era del tutto soddisfatto - aveva sempre considerato che lo scopo principale del documentario fosse quello di promuovere Shining, così ci fece togliere due belle scene in cui lui dirigeva gli attori (un pezzo di una di queste due scene, in cui parla con Shelley nel bagno è comunque visibile in A Life in Pictures), in modo da avere lo spazio per inserire altre due scene da Shining. Vivian ci restò molto male, ma le idee di Stanley alla fine prevalsero, come sempre! Il montaggio finale, nel senso di decidere quali scene potevano essere inserite e quali no, è quindi da considerarsi di Stanley. E' un vero peccato che il documentario non poté durare altri 10 minuti, ma avevamo l'obbligo di stringere tutto in mezz'ora. Nessun mistero. E' così che capita quando si fanno i documentari!

Ovviamente il girato buono superava i 30 minuti. Da qualche parte ho scritto, in modo un po' criptico a dir la verità (e magari potrei chiarire meglio la questione se andassi in soffitta a frugare tra le vecchie scatole dove tengo lettere e blocchi note e trovassi il diario di lavorazione del 1979 dove probabilmente è tutto chiaramente documentato), che Vivian girò 237 rulli (122 metri circa) di pellicola 16mm, che equivalgono a circa 42 ore! - e che non includono le interviste con Shelley, Jack, Danny e Scatman. Ma, come ho detto, dovrei controllare meglio.

Ora arriva la parte triste: due anni fa Jan Harlan mi disse che c'era un problema col girato del documentario che fu scartato per il montaggio finale. In tutte le riprese mancava il sonoro - il che è molto strano perché il suono viene sempre tenuto nella stessa scatola con la pellicola (il 16mm e i nastri magnetici per l'audio stanno precisi dentro le pizze della pellicola 35mm). Così, a meno che il sonoro non sia stato archiviato separatamente dalla pellicola quando io avevo già lasciato la produzione nel 1980, siamo di fronte a un bel mistero. Forse qualcuno voleva usarlo per un documentario radiofonico? Se davvero il suono è andato perduto, può essere successo solo se qualcuno ha deliberatamente aperto ogni pizza e tolto i nastri audio uno ad uno, il che è davvero strano. E se è andato perduto, sarebbe un vero inferno sincronizzarlo di nuovo (ammesso che si trovino le cassette 1/4 originali) perché non tenemmo nessun registro né etichette di alcun tipo su queste cassette. Mi ci volle un mese intero per sincronizzare tutto il girato! Così, se non si ritrova l'audio missato originale, tutti gli scarti di montaggio sono praticamente inusabili.

alt.movies.kubrick, 19 gennaio, 2003

Mi è sembrato che Vivian avesse voglia di raccontare un sacco di storie e aneddoti sulla lavorazione del film mentre la ascoltavo nel commento su DVD. Potrebbe essere un segnale che sia interessata a riprendere il lavoro sul documentario di Shining aggiungendo nuove scene o forse dedicarsi a montare il girato per il making of di Full Metal Jacket.
Sì, tra l'altro mi piacerebbe davvero tanto incontrarla di nuovo e tornare a lavorare con lei. Era un datore di lavoro esigentissimo (come il padre!) ma era un assoluto piacere lavorare assieme. Andavamo molto d'accordo e ci facevamo un sacco di risate.

Vivian ride molto durante il commento al documentario e pare abbia uno strano senso dell'umorismo.
Sì, come suo padre e forse anche di più (ma chi può dire come era Stanley all'età in cui ho conosciuto Vivian, cioè quando aveva 20 anni?) Stanley era più serio di lei a volte, Vivian lo era molto meno... ma comunque erano sempre molto concentrati entrambi, molto attenti, molto precisi... in effetti è difficile spiegare cosa intendo. Posso dirlo usando un paragone: lavorare e praticamente vivere con loro (almeno per come mi sentivo a volte!) sembrava come stare in una famiglia di tipo mediterraneo piuttosto che in una tipicamente inglese... o almeno a me sembrava così, dato che provengo da una famiglia inglese molto tradizionalista. Insomma, così mi sentivo a volte con loro.

L'abilità di aver girato così tanto materiale denota un grande talento per una 17enne, anche se si è figli di Stanley Kubrick.
Sì, un enorme, enorme talento.

Ho visto nel libro A Life in Pictures una foto di Vivian con una macchina da presa Aaton. Ha girato il documentario in Super-16 o nel comune 16mm? E aveva un piccolo registratore da un pollice e un quarto attaccato ad un lato della camera: lo usava per registrare il sonoro restando libera e senza la necessità di un aiutante che le portasse dietro il banco del sonoro?
99% del documentario è stato certamente girato in 16mm standard (anche se è passato così tanto tempo che non ricordo con esattezza). Non ricordo ci fossero stranezze per quanto riguarda la sincronizzazione del sonoro e lo Steenbeck che usavamo. Sì, Vivian portava appeso alla spalla un registratore a nastro (non ricordo se era un Sony o un Nagra), con il microfono attaccato sopra la macchina da presa (puoi vederlo anche all'inizio di Making the Shining quando lei si riflette nello specchio del bagno di Jack Nicholson).

Nel commento del DVD Vivian dice che il suo equpaggiamento consisteva in un registratore Nagra SN con cassette da un ottavo di pollice, della roba che aveva sviluppato la CIA, come dice lei con un pizzico di ironia nella voce.
Sì, ora che lo dici mi ricordo che era un Nagra SN, che mi pare avesse cassette speciali. Però l'audio doveva essere stato trasferito su cassette standard da un quarto di pollice perchè mi ricordo molto bene tutte queste piccole cassette bianche nella sala di montaggio. Il microfono attaccato sopra la camera era un Sennheiser.

Caricava da sola la macchina da presa o aveva un assistente?
Lo faceva da sola. Come suo padre, era bravissima in tutte le cose tecniche. Non aveva nessun assistente (a nessun altro era permesso l'accesso al set), era una one-man band, o meglio una one-woman! Io arrivai una settimana dopo che le riprese principali di Shining erano concluse.

alt.movies.kubrick, 23 gennaio, 2003

Chi ha fatto le interviste agli attori che compaiono nel documentario?
Si tratta di un critico molto bravo che lavorava per la BBC, con un nome simile a Richard Johnson (uno che Vivian aveva conosciuto e che le era piaciuto). Scusate la mia memoria per i nomi che è davvero atroce.

alt.movies.kubrick, 22 maggio, 2000

Le parolacce di Stanley contro Shelley Duvall erano chiaramente udibili quando il documentario fu trasmesso nel 1999. Le stesse erano state eliminate per la trasmissione del 1980 perché la BBC non permetteva all'epoca l'uso di imprecazioni volgari. Come fecero a toglierle per la versione del 1980? Furono coperte da un bip o abbassate di volume? Se furono alterate da lei, perché sono state ripristinate per la trasmissione del 1999?
Sono stato io a eliminare le parolacce dal documentario, su indicazione di Vivian. Dovevamo farlo perché la BBC non permetteva l'uso della parola con la "C", comunque togliemmo circa l'80% di ciascuna parola volgare abbassando il volume. Il risultato è che si poteva udire Staney che diceva "Shelley, we're -u-cking killing ourselves out here". Per l'enfasi sulla sua voce l'abbassamento di volume si notava anche poco. Facemmo il tutto prima di prendere contatti con la BBC. Anche se probabilmente Vivian aveva ricevuto istruzioni da Alan Yentob. La trasmissione del 1999 era esattamente la stessa del 1980. Lo so per certo perché ho parlato con Alan Yentob quest'anno, il giorno prima che il documentario venisse trasmesso, e mi disse che l'avevano appena ritirato fuori dagli archivi.

alt.movies.kubrick, 7-9 luglio, 1999

Mi pare di ricordare che il documentario trasmesso nel 1980 durasse più di 32 minuti.
No, non era più lungo. Durava esattamente 30 minuti, inclusa la sigla del 1980, quindi perfino un po' meno. L'introduzione di Alan Yentob è stata più lunga quest'anno così l'intero programma sarà durato circa 40 minuti, ma il documentario era esattamente lo stesso di quando fu trasmesso nel 1980.

alt.movies.kubrick, 7 luglio, 1999
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick

Gordon Stainforth

Per l'edizione in DVD del documentario, è stata preparata una nuova versione con differenti titoli di testa. Oltre ad una ripulitura del master, i tecnici hanno anche modificato il lettering dei credits utilizzandone un font più simile a quello del film.

Un fotogramma del documentario nella versione trasmessa in televisione, con i vecchi titoli di testa.
La versione rimasterizzata del DVD con un diverso lettering per i titoli di testa.

Download

MP3 Valse Triste
Jean Sibelius
4,2 MB [mp3]

Il documentario di Vivian Kubrick si chiude con un montaggio di immagini dal set del film, commentate con un riarrangiamento del Valzer Triste di Jean Sibelius eseguito da Wendy Carlos.
 

 
Il Valse Triste di Sibelius
di Wendy Carlos

Si tratta di un brano scritto originariamente da Rachel Elkind-Tourre e me durante le riprese di Shining, prima che fossimo assunte concretamente per scrivere la colonna sonora durante la post-produzione. In realtà è una versione dimostrativa, basata su alcune indicazioni avute per telefono da Stanley a quel tempo. Si tratta di un arrangiamento del Valse Triste (letteralmente, valzer triste) composto da Sibelius, un brano che sulle prime pensavamo sarebbe stato incluso nella colonna sonora ma che poi alla fine fu rifiutato. La nostra versione è arrangiata per una piccola orchestra, in cui io suonavo lo strumento principale al Circon.

Non avevamo idea che questo brano fosse stato preso da Vivian e inserito sui titoli di coda del documentario, che non avevamo visto qui a New York fino alla distribuzione su DVD. E' stata anche per noi una sorpresa. Purtroppo, l'arrangiamento ha un'imbarazzante chiusura finale che andava sistemata per la pubblicazione definitiva, ma a quel tempo con l'agitazione della scadenza da rispettare facemmo solo questa versione demo. Certo, è un po' tardi rammaricarsene adesso che sono passati 20 anni. Comunque, il brano ha lo stesso un'atmosfera che avrebbe funzionato benissimo anche nel film!

Wendy Carlos' official website
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick
Wendy Carlos
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