A.I. Intelligenza Artificiale
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Hans Morevec
Uno dei massimi teorici dell'intelligenza artificiale racconta come fu contattato da Kubrick

Studioso di intelligenza artificiale e filosofo della società delle menti computerizzate, è stato contattato da Kubrick per le ricerche preliminari sul tema dei robot senzienti.

 
Le bozze del mio libro a Kubrick
di Hans Morevec

Un giorno a metà del 1993 ricevetti un messaggio in segreteria da Anthony (Tony) Frewin, l'assistente di Kubrick a Boreham Wood, per dirmi che Kubrick aveva molto apprezzato il mio libro Mind Children e che aveva letto su una rivista che stavo scrivendone un altro, allora intitolato Mind Age: Transcendence through Robots. Tre o quattro capitoli erano già ultimati in quel periodo, così richiamai Frewin per dirgli che sarei stato lieto di inviare a Kubrick quelle bozze, senza scordarmi di complimentarmi per 2001.

Frewin disse che Kubrick non voleva rivelare quale progetto avrebbe tratto nutrimento dal mio libro. Il 16 settembre 1993 ricevetti un fax da Frewin, per dirmi che Kubrick era stato per molto tempo in viaggio, che desiderava ringraziarmi per le mie pagine e che non vedeva l'ora di leggerle.

Il 28 novembre 1993 mi imbattei in un articolo di giornale: "Kubrick dirigerà AI, un film dal grosso budget" - ...il progetto è portato avanti in segretezza... un mondo dopo l'effetto serra in cui molti compiti quotidiani sono portati avanti dai robot... Kubrick ha accantonato Aryan Papers per lavorarci... i necessari effetti speciali non erano realizzabili [prima di adesso]...

Negli anni successivi, spedii i capitoli man mano che venivano ultimati. Una lettera di accompagnamento con l'ultimo capitolo, il sesto, il 6 maggio 1994, ringraziava Frewin per una telefonata che confermava l'arrivo del capitolo 5. Mi ricordo di una chiamata poco dopo, da parte di Frewin in cui egli mi ringraziava e diceva che Kubrick avrebbe voluto parlarmi direttamente ma era stato costretto a rimandare, perché era "così tanto, tanto impegnato."

Poi non ci fu più nessun contatto. I giornali iniziarono a parlare di Eyes Wide Shut, ma io mi immaginai che alla fine Kubrick sarebbe tornato all'altro film...

La pubblicazione del mio nuovo libro fu rimandata al 1995 a causa di sfortune con la casa editrice, così colsi l'opportunità per aggiornarlo, espanderlo e riorganizzarlo leggermente per farne sette capitoli nel 1996. Fu alla fine pubblicato nel gennaio 1999 (in verità alla fine del 1998) con il titolo di Robot: Mere Machine to Transcendent Mind.

Oh, mi sono dimenticato di un piccolo ulteriore contatto: l'11 settembre 1995 ero al Quartier Generale della NASA a Washington ad un evento promosso dal direttore Dan Goldin per parlare con Roger Penrose (una specie di botta e risposta: Goldin aveva sul serio apprezzato il libro contro l'intelligenza artificiale di Penrose, e io ero lì per compensare). Durante la cena seguente, Penrose aveva fatto riferimento al fatto che stava pensando di comprare una casa a Cambridge che era di proprietà di Brian Aldiss, e che quando Aldiss aveva sentito che Penrose avrebbe incontrato l'autore di Mind Children si era dimostrato molto entusiasta tanto da mandarmi i complimenti! Tutti al tavolo chiesero chi fosse Brian Aldiss e io dissi che era un noto scrittore inglese di fantascienza, le cui storie avevano avuto una notevole influenza nei miei sviluppi. Penrose disse che ad Aldiss avrebbe fatto molto piacere sapere questa cosa. La connessione con Kubrick è stata menzionata in modo subliminale.

The Kubrick Site, Ottobre 1999
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick

Hans Morevec
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