"Steven opera ancora molto senza controlli. C'è una specie di stream of consciusness in lui. C'era un periodo in cui lottava per fare film diversi (come Always, Hook) e veniva distrutto molto malamente. Schindler's List è stato un enorme punto di svolta. Penso che la gente, e anche la stampa, abbia accettato il fatto che egli è ben capace di esplorare molte idee differenti."

"Stanley è stato combattuto per diversi anni circa la sua interpretazione del materiale. Continuava a dire a Steven, dopo aver visto E.T. che pensava che quel materiale si addicesse più a Steven che a se stesso. E loro ci scherzavano sopra. Quando Stanley è passato a miglior vita, sua moglie ha chiamato Steven subito dopo e gli ha detto che non poteva pensare a nessun altro che fosse migliore per poter portare il progetto sullo schermo."

"Non c'era nessuna sceneggiatura scritta da Stanley. C'era un trattamento molto dettagliato e un paio di script che erano stati scritti molto all'inizio."

Dato che Spielberg si era immerso negli storyboard e nelle conversazioni sul progetto, Kathleen Kennedy gli ha suggerito di scrivere lui stesso una sceneggiatura. "Il solo momento in cui Steven può sedersi e scrivere qualcosa è quando lui sa bene quello che la storia è, e quando è più facile per lui scriverla piuttosto che comunicarla a qualcun altro. E' davvero un bravo sceneggiatore, ma ha bisogno di andarsene via per un bel po' di tempo senza che ci sia nessuno a interromperlo. E questo è difficile da avere." Alla fine gli ha chiesto "perché non la scrivi tu e basta? E lui era intrigato da questa sfida. Ci ha messo quasi quattro mesi, prendendosi tutte le mattine per scrivere e passando i pomeriggi nell'ufficio."

Alla fine di novembre '99 Spielberg ha chiamato la Kennedy dicendole che aveva qualcosa che lei probabilmente avrebbe voluto produrre. "Era una di quelle sorprendenti prime versioni. Era il film che abbiamo girato." Lo script, che lei afferma essere "assolutamente una sceneggiatura di Steven, che porterà il suo nome soltanto" era circa di 125 pagine, "poi l'abbiamo sistemata un po' e per la metà di gennaio eravamo in piena pre-produzione."

"Nessuno aveva in mano la sceneggiatura. E' stato tutto compito di Steven identificare chi lui pensava avesse potuto recitare i vari ruoli."

"E' stato un vero viaggio per Steven, prendersi l'impegno di scrivere la sceneggiatura, immaginandosi dove sarebbe andato a finire. Mi ha detto spesso quanto gli fosse piaciuto scrivere per Incontri Ravvicinati del 3° Tipo e aveva sempre desiderato poterlo rifare. steven, nel profondo del suo cuore, sapeva che avrebbe potuto scrivere questa sceneggiatura e realizzare questo film, perché ci aveva pensato per tutti questi anni e perché era quello che voleva fare più di ogni altra cosa."