
Il
libretto del CD della
colonna sonora di 2001 nella sua versione definitiva (EMI Turner
Classic Movies) presenta una foto inedita (a lato) di Keir Dullea nella sua
tuta da astronauta mentre tiene per mano un uomo dalle fattezze primitive che
non appare nel film. La realizzazione delle sequenze dell'alba dell'uomo
non è mai stata raccontata in modo chiaro: pare che le scene del monolito
arrivato nella tribù di scimmie antropomorfe a donare loro l'intelligenza
fosse stata originariamente collocata in una preistoria più recente di
quella che abbiamo sempre visto nel film. La prima scintilla della nostra intelligenza
doveva quindi cogliere i nostri antenati in uno stadio evolutivo più
vicino al nostro, anche per renderli più riconoscibili come umani. Questo
aveva dato l'opportunità a Kubrick di cercare interpreti umani per questi
ruoli di ominidi, e di avere bisogno di un make-up molto semplice: da qui dovrebbe
derivare la strana foto di Bowman con l'uomo-scimmia. Qui sotto, ci sono due
foto della stessa strana persona ripresa fuori degli studi della MGM, a Borehamwood,
vicino Londra, dove 2001 è stato girato. In più, la terza
foto ritrae un make-up leggermente differente (non è possibile dire se
si stratta di un altro attore o dello stesso dopo una diversa seduta di trucco).
Rapidamente, Kubrick si rese conto che ciò non avrebbe funzionato: per ovvie ragioni, si sarebbero dovuti mostrare gli attori con almeno alcuni piccoli costumi. Tuttavia la possibilità di farsi i vestiti per gli ominidi diventò reale solo dopo l'introduzione di certi strumenti e l'abilità di creare a mano certi materiali. Uno dei punti fondamentali della sequenza dell'alba dell'uomo era invece di mostrare che gli uomini primitivi non avevano alcuna idea delle tecnologie, proprio fino all'arrivo del monolito. Come prima soluzione al problema si pensò di applicare alcune maschere sopra quelle parti del corpo impossibili da mostrare (eppure necessarie alla specie): tutti i tentativi finivano per rendere ridicoli gli ominidi. Ecco quindi la decisone di spostare indietro nel tempo la sequenza, fino al punto in cui le argomentazioni sui vestiti e la decenza sarebbero divenute futili. Ovviamente, questo incrementò notevolmente la laboriosità del trucco, ma Kubrick assunse tutti i migliori tecnici così che i costumi ideati da Stuart Freeborn, indossati dagli abili mimi di Daniel Richter, furono il più grosso contributo alla creazione delle scene della preistoria più realistiche mai viste prima di allora.
I costumi di Freeborn furono così realistici che Arthur C. Clarke, dopo che l'Academy assegnò l'Oscar per il trucco al film Il pianeta delle scimmie, disse (con una punta di acidità comprensibile per la sconfitta) che molto probabilmente i membri della giuria neppure si accorsero che essi fossero realmente costumi indossati da attori. Qui sotto alcune rare foto di Stuart Freeborn mentre gioca con le sue bestie in una pausa delle riprese e mentre lavora su una delle facce delle scimmie. Le altre due foto sono scattate per testare il risultato finale. Sempre Freeborn è responsabile dell'invecchiamento di Dave Bowman nelle sequenze finali del film (foto all'estrema destra).
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