Dopo il ritiro della pellicola nel 1998 da parte dello stesso Kubrick e della Warner Bros., ora detentrice dei diritti a seguito del fallimento della MGM, torna nelle sale il capolavoro assoluto della storia del cinema, nell'anno definitivo.

In 1968 it was beyond the time.
Now, its time has come.

La prima proiezione dell'anno è avvenuta il 1 gennaio al National Film Theatre di Londra, alla presenza della vedova del maestro, dei figli, e di buona parte del gotha del cinema inglese. E si è trattato di un rilancio in grande stile, con una copia restaurata nello splendore dei 70 millimetri, il suo formato originale, e con le originali 5 piste magnetiche per l'audio stereofonico (una centrale più quattro di ambiente, completamente ripulite). Una serie di accorgimenti che erano stati preparati appositamente da Kubrick e messi in atto solo in due precedenti occasioni nel passato.

Katharina ha elencato tutti gli aggettivi attribuiti al film nel corso degli anni, da "noioso, ottuso, lungo" fino a "cosmico, stupefacente." La figlia ha espresso il proprio rammarico per il destino crudele che non ha permesso a Stanley di essere presente all'evento, ma ha anche detto che se fosse stato vivo probabilmente sarebbe rimasto a casa, anche se non per il nervosismo di assistere alla proiezione. Avrebbe anche, ha ipotizzato Katharina, desiderato una linea telefonica diretta con la sala per far risolvere a lei e a Christiane eventuali problemi.

Il restauro del film di Katharina Kubrick Hobbs Si tratta veramente di una nuova stampa di 2001. La copia appartiene al British Film Institute ed è stata pagata da John Paul Getty. Sono molto eccitata dall'idea di rivedere il film come era stato progettato per essere visto. Stanley ha supervisionato il processo. Ho visto il film l'anno scorso alla sua Premiere all'NFT, National Film Theatre. Arthur C. Clarke venne apposta dallo Sri Lanka per assistere alla proiezione. Ricevette una standing ovation, del tutto meritata, e anche io stessa dovetti raccontare un paio di cose. Gulp! Stanley aveva lavorato su questa nuova stampa in collaborazione con il BFI. Credo ci vollero circa 5 anni. Adesso appartiene alla loro collezione. Anche il suono della copia è piuttosto impressionante. alt.movies.kubrick, 14 Aprile 2000 Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick

Christiane, invece, non ha parlato al pubblico ma quando si è alzata in piedi dal suo posto è stata caldamente applaudita.

La copia restaurata poi ha chiuso il Festival di Berlino il 18 febbraio alla presenza di Douglas Trumbull, mago degli effetti speciali, e di Jan Harlan. Il 7 marzo, anniversario della morte di Kubrick, il film è uscito nelle sale di tutti i paesi europei (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Italia).

Il film torna nelle sale di Jan Harlan La riuscita nelle sale di 2001: Odissea nello Spazio sarà un grande evento culturale, ma anche commerciale. La Warner, che distribuirà la pellicola nelle sale di tutto il mondo, ha fatto un grosso investimento per restaurare il film. Ma questo dimostra anche la fiducia che hanno di ottenere un grande successo di pubblico. L'essenza di 2001: Odissea nello Spazio non sono i computer o la tecnologia, ma il ruolo dell'uomo sul nostro pianeta. E l'idea pessimistica che il genere umano non abbia fatto nessun progresso durante millenni di storia, se non quelli tecnici. Caltanet Cinema, 17 Febbraio 2001 Far tornare nelle sale 2001: Odissea nello Spazio nel duemilauno, in concomitanza con l'anniversario della sua morte, era "un'idea non certo originale. Una sorta di obbligo morale." Cosa è cambiato da allora, dal lontano 1968? Harlan sa cosa non è cambiato, "quel desiderio di affrontare l'ignoto, di conoscere l'inconosciuto. Del resto gli sviluppi sono stati solo prettamente tecnologici. E' rimasta la spinta alla conoscenza." La Repubblica, 1 Marzo 2001

In Italia, il Vaticano ha visto la pellicola in anteprima il pomeriggio del 1 marzo nella sala cinematografica di palazzo San Carlo, il dicastero delle comunicazioni sociali e della Filmoteca pontificia; a tale proposito, John Patrick Foley, arcivescovo presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, ha dichiarato: "Non posso fare nessun commento perché è una iniziativa della Santa Sede a carattere assolutamente privato. L'ho già visto e apprezzato anni fa ed ora mi accingo a farlo di nuovo." All'anteprima era presente un selezionatissimo pubblico formato da 35 alti prelati (cardinali, vescovi e monsignori di curia), e altrettante personalità del mondo della cultura e del cinema, tra gli altri, Franco Zeffirelli, Ermanno Olmi, Giuliano Montaldo, Felice Laudadio. Ospiti d'onore, Christiane e Anya Kubrick, la moglie e la figlia del regista, e Jan Harlan, cognato e produttore dei film di Kubrick.

Nelle sale italiane il film è stato proiettato in 35 mm, distribuito dall'Istituto Luce in 12 copie. Giovanni Tamberi, il dirigente dell'Istituto Luce che ha partecipato alla complessa trattativa con gli eredi Kubrick, ha dichiarato: "Faremo di tutto per farlo uscire qui in Italia entro il 10 marzo. Si tratta di una corsa contro il tempo, visto che i familiari del grande autore tengono a controllare personalmente l'intero processo: sono loro a stampare le copie della pellicola, loro a verificare che la qualità sia quella giusta. E hanno chiesto naturalmente anche garanzie molto rigide sulle sale in cui la pellicola verrà distribuita, in particolare per il sonoro." Quanto al potenziale commerciale di una pellicola girata 33 anni fa, Tamberi non ha dubbi: "Già adesso siamo subissati di richieste di partecipazione al lancio del film, soprattutto da società Internet. Odissea esercita ancora una grande fascino sul pubblico."

Nel 2001, l'unico proiettore in 70 mm era al Multiplex Arcadia di Melzo (MI), dove la pellicola è stata presentata al suo meglio, con l'audio magnetico, la ouverture con le Atmospheres di Gyorgy Ligeti e l'Intermission con la Gayane Ballet Suite di Aram Khachaturian.

Notizie tratte da Repubblica.it e dal sito di Underman