Mnemosyne
di E. B. Jean-Luc Godard, da Histoire(s) du cinéma Si è chiamata questa parte della rivista "Mnemosyne" in ricordo dell'Atlante illustrato di Warburg, inventario di pannelli, di fotografie, di immagini e analogie con cui il grande studioso e critico d'arte riordinava i suoi materiali, in una sorta di "memoria" di studi intrecciati, di concentrazioni di immagini, di annotazioni che oscillano tra il gioco di parole e le associazioni verbali. Come scrive Gombrich in Aby Warburg. Una biografia intellettuale, Warburg era pienamente consapevole del carattere personale e privato del suo progetto (anche ironico e antiaccademico), dell'irruzione del sogno e degli stati psicotici nel suo errare tra quadri e visioni, dalla sua diagnosi della schizzofrenia dell'Occidente, attraverso il riflesso autobiografico; in analogia, pur con le inevitabili forzature, abbiamo chiesto ad autori che sentiamo vicini di condensare in un'immagine, loro o di altri, un momento della memoria, atraverso una scelta impulsiva, Mnemosyne appunto. Le pubblichiamo in ordine di arrivo. Film Critica, Dicembre 1999 |
PER STANLEY KUBRICK
Il contributo di Stanley Kubrick, mediato dalla figlia Katharina, era il primo arrivato. La foto e il testo sono tratti dal sito della rivista Film Critica, che contiene anche i contributi degli altri registi tra cui Manoel de Oliveira e Pier Paolo Pasolini.
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