Di seguto sono riportati alcuni estratti da interviste rilasciate da Kubrick dopo l'uscita di Barry Lyndon
Intervista con Stanley Kubrick
di Michel Ciment Barry Lyndon offriva l'opportunità di fare una delle cose che il cinema può realizzare meglio di qualunque altra forma d'arte, presentare cioè una vicenda a sfondo storico. La descrizione non è una delle cose nelle quali i romanzi riescono meglio, però è qualcosa in cui i film riescono senza sforzo, almeno rispetto allo sforzo che viene richiesto al pubblico. [...] Penso che il cinema muto avesse molte più qualità del cinema sonoro. Barry e Lady Lyndon siedono entrambi al tavolo da gioco e si scambiano lunghe occhiate. Non dicono una parola. Lady Lyndon esce sulla terrazza per prendere un po' d'aria. Barry la segue. Si fissano negli occhi e si baciano. E ancora non hanno detto una sola parola. E' tutto molto romantico, però nello stesso tempo credo che suggerisca quell'attrazione vuota che sentono l'uno per l'altra e che scomparirà con la stessa rapidità. Prepara cioè il terreno a tutto quello che seguirà nel loro rapporto. Credo che gli attori, le immagini e la musica di Schubert funzionassero bene insieme. Entrevue avec Stanley Kubrick, di Michel Ciment
L'express, 30/08/1976 Traduzione dall'inglese come in Kubrick di Michel Ciment, 2001 |
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