Nonostante la copertina indichi un rapporto d'immagine a schermo pieno, in questo DVD
Shining è presentato in 1,78:1, in difformità sia al formato di ripresa (open matte, ossia senza alcun mascherino sul negativo e con un rapporto di 1,37:1) sia a quello di proiezione nelle sale cinematografiche (mascherino a 1,85:1). Se la precedente edizione in DVD rispettava la volontà di Kubrick di mantenere lo schermo pieno per l'home video, questa crea una versione di mezzo che non ha alcuna legittimità né una vera ragion d'essere: sarebbe stato perfettamente possibile oscurare parte dell'immagine per arrivare al rapporto 1,85:1 per il quale Kubrick aveva composto l'inquadratura. Questo per me è sufficiente a squalificare la presente edizione. Di seguito le mie opinioni sui contenuti extra e un giudizio conclusivo.
Commento audio di Garrett Brown e di John BaxterLa traccia audio, non sottotitolata in italiano, è un montaggio di due commenti registrati separatamente: Brown e Baxter non interagiscono mai tra di loro. John Baxter qui dà il peggio di se stesso: concettuale al massimo (deve spiegare in chiave di simbolo e metafora qualsiasi cosa) e ripetitivo (la solita mitologia kubrickiana d'accatto) tanto da diventare quasi ridicolo. Esordisce dicendo che i titoli di testa scorrevoli sono una costante nel cinema di Kubrick (non mi risulta,
Shining è l'unico film ad averli) e che Kubrick si era impuntato sul colore cambiandolo quattro o cinque volte finché non aveva ottenuto l'esatto punto di blu che aveva in mente (suvvia, siamo seri), poi prosegue snocciolando una fesseria dopo l'altra toccando l'apice con un'analisi psicanalitica del film secondo cui la storia del crollo della famiglia Torrance è un rimando ai rapporti delicati del regista con la sua famiglia (Kubrick che deve tutto al padre mentore, Kubrick ultra-protettivo coi figli, ecc.). Tra l'inutile e il disgustoso. Quando non gli viene in mente cosa dire si limita a raccontare la trama del film — peccato capitale di ogni pessimo commento audio — togliendo spazio a
Garrett Brown, il cui contributo invece risulta estremamente valido: una valanga di informazioni, aneddoti, curiosità e retroscena sulla complicata lavorazione, spesso inediti. Basta ascoltarlo per cinque minuti per capire quanto sia intelligente, preparato, modesto, appassionato della tecnica cinematografica. Imperdibile il suo racconto sugli abitanti di Borehamwood che potevano vedere le riprese quotidiane di
Shining sui propri televisori a causa della trasmissione VHF delle videocamere di controllo sulla steadicam.
View from the Overlook: crafting The ShiningIl documentario parte male: quanto detesto Baxter quando insiste a raccontare le sue idee personali come fossero spiegazioni oggettive di quel che Kubrick ha fatto o pensato. Non esiste alcuna prova che
Shining sia stato realizzato come risposta ai successi di film horror quali
L'Esorcista e che Kubrick si sentisse battuto e volesse superare la concorrenza. Quando i critici la smetteranno di appiccicare le proprie convinzioni alle opere d'arte sarà un gran giorno. Il problema non mi pare di poco conto perché invitando tali persone a parlare in documentari come questi si finisce per creare dei falsi storici. Per fortuna ci sono di nuovo Garrett Brown, lo scenografo Roy Walker, la costumista Milena Canonero, la sceneggiatrice
Diane Johnson e Jack Nicholson a riempire il documentario di
informazioni interessanti e racconti sulle riprese perfino appassionanti. Nulla di troppo incisivo, ma piacevole.
The visions of Stanley KubrickDiscussione sul potere delle immagini dei film di Kubrick e della sua capacità di creare inquadrature e soluzioni visive che si imprimono nella mente in maniera indelebile a dispetto della loro apparente semplicità. Sydney Pollack, Janusz Kaminski, Paul Duncan, William Friedkin, George Lucas e Steven Spielberg partono col raccontare la
consumata abilità da fotografo del Kubrick adolescente per arrivare a una descrizione della composizione, dell'illuminazione e dei movimenti nelle inquadrature nei suoi film da adulto. Il commento migliore lo dà Sydney Pollack: "Se pensate che era un fotografo di enorme talento e allo stesso tempo un giocatore di scacchi professionista con un notevole successo, combinate la mente di questo giocatore estremamente complesso e abile con l'occhio del perfetto fotografo perfezionista, ed ecco che avrete Stanley."
Wendy Carlos, composerLa compositrice delle musiche di
Arancia Meccanica e
Shining racconta i suoi ricordi "contraddittori come un ossimoro" su Kubrick mentre stava preparando
Rediscovering Lost Scores, l'album di brani per film perduti e ritrovati nei suoi archivi. Suonando dal vivo il
Circon, strumento elettronico di sua invenzione, la Carlos ci fa ascoltare in anteprima alcune delle
musiche scartate in fase di missaggio dei due film, mentre i suoi adorabili gatti si stiracchiano sullo sfondo. Delizioso.
Il DVD comprende infine il meraviglioso documentario di Vivian Kubrick
Making The Shining già presente nella vecchia edizione, anche qui con commento opzionale della regista.
In conclusione, questo trasferimento digitale ha sì una maggiore precisione nei dettagli del vecchio master del 2001, ma anche alcune
incongruenze nel colore che, pur non disturbando la visione, stonano per coloro che hanno visto il film molte volte nel vecchio formato: alcune scene hanno toni verdastri assenti nel precedente DVD mentre altre sono più calde (toni rossi accentuati, specie nella tappezzeria e nei volti degli attori). Il sospetto che i responsabili del trasferimento abbiano giocato un po' troppo con i pixel viene confermato dalla scena in cui Wendy colpisce Jack in cima alle scale, ora completamente arancione, o ancor più quando la pallina da tennis rotola sulla moquette verso Danny: la palla è di colore rosa, invece che gialla. Un dettagliato confronto tra i due trasferimenti è presente su
DVDBeaver. (Notare anche come il differente rapporto d'immagine, oltre a tagliare sempre una consistente porzione in alto e in basso del fotogramma, aggiunga inspiegabilmente in alcune occasioni una parte di immagine sul lato sinistro, sbilanciando la simmetria del quadro; non serve ricordare la fondamentale importanza dell'inquadratura simmetrica nel cinema di Kubrick.)
Considerato il problema del rapporto d'immagine errato, questa manipolazione cromatica e gli extra meno brillanti che negli altri DVD del cofanetto, consiglio di saltare l'acquisto e
tenersi il vecchio DVD.
Le altre recensioni:
Introduzione
Gli extra
Arancia Meccanica
Full Metal Jacket
Eyes Wide Shut
2001: Odissea nello SpazioEtichette: Libri e DVD, Recensioni